In questo post si parlera’ solo ed esclusivamente di Focus (fuoco)
Il Focus in fotografia e’ molto di più che guardare in modo netto e coinciso un oggetto. Il Focus può migliorare l’importanza di un oggetto/soggetto, facendolo risaltare o immergere nell’ambiente circostante. Il corretto focus puo’ inoltre creare una connessione emozionale con lo spettatore. Non importa a quale stile di fotografia sei più affezionato, il focus può lavorare con o contro di te.
Il Focus (messa a fuoco/fuoco) riguarda il grado dove i raggi di luce (radiazioni elettromagnetiche) provenienti da un particolare punto di un oggetto, passa attraverso la lente (obiettivo) e riconvergono sullo stesso punto (fenomeno di rifrazione), creando dei contorni netti e delle trame ben distinte che corrispondono all’oggetto originale.
Questa proprietà ottica del cinema crea variazioni di profondità di campo, attraverso un fuoco corto (shallow focus), fuoco lungo/profondo (deep focus) e tecniche come il fuoco selettivo (rack focus).
I film di Vertov celebravano questo fenomeno per creare una “realtà comunista ben decodificata”, come nel film “Man with the movie camera”-1929 .
Profondita’ di campo – Depth of Field
La profondita’ di campo e’ la distanza dove gli elementi in un’immagine sono nettamente a fuoco. Una luce più intensa e luminosa e un’apertura più stretta della lente produce una profondità di campo più larga, come se usa un angolo più largo piuttosto che una lente più lunga. Una profondità di campo più corta e’ spesso usata come tecnica per focalizzare l’attenzione dello spettatore sugli aspetti più significativi della scena, senza avere il bisogno di utilizzare un cut-in (inquadratura introdotta per interrompere l’azione del film) più analitico.
La profondita’ di campo non deve essere confusa con il Focus. Il Focus e’ la qualita’ mentre la profondita’ di campo riguarda l’estensione dello spazio rappresentato che deve essere a fuoco. Per una determinata apertura della lente e un livello di luce, più lunga e’ la distanza focale (distanza tra la lente e gli oggetti a fuoco), maggiore e’ la profondità focale. Per una determinata distanza focale, maggiore e’ il livello di luce o più corta l’apertura, maggiore e’ la profondità focale. Per questa ragione i primi piani e girare con condizioni di bassa luce, ci sara’ la presenza di una profondità di campo più corta.
Un’immagine con una profondità di campo corta può essere quella tratta dal film di Tsui Hark “Peking Opera Blues” (Do Ma Daan, 1986), la quale ha alcuni elementi a fuoco ed altri fuori fuoco.
Fuoco Corto – Shallow Focus
Lo Shallow Focus e’ una ristretta profondita’ di campo dove tiene solo un elemento a fuoco netto. E’ usato per dirigere l’attenzione dello spettatore su un singolo elemento della scena. Lo Shallow Focus e’ usato in maggioranza per i close-ups (primi piani) come queste due inquadrature tratte da Central Station (Central do Brasil, 1998)
Questo suggerisce un’introspezione psicologica, dato che il soggetto appare ignaro al mondo intorno a lui/lei. Usato spesso in generi come i melodrammi, dove le azioni e i pensieri di un individuo prevalgono più di qualsiasi altra cosa.
Fuoco Lungo – Deep Focus
Come in uno spazio profondo il Deep Focus mette in scena un’evento del film come se degli elementi significanti, occupassero in una porzione molto larga, dei separati e distinti piani dell’immagine e quindi ha bisogno che gli elementi posti in profondità differenti dell’immagine (foreground, midground e background), siano tutte a fuoco.
In queste due inquadrature tratte dall’ “L’infernale Quinland (Touch of evil – Orson Welles, 1958)” e “L’assedio (Bernardo Bertolucci, 1998)” tutti i piani dell’immagine ricevono uguale importanza (soggetti e spazi occupati) attraverso il Deep Focus.
Il Deep Focus pero’ e’ usato in forma del tutto occasionale ma alcuni autori lo usano costantemente perché credono che lo spazio occupato debba essere comunque rappresentato. Registi come Renoir, Welles, Hsiao-Hsien, Kiarostami hanno lasciato il segno ed e’ una parte essenziale del loro stile.
Rack Focus
Il Rack Focus consiste nel cambiamento di fuoco come se un elemento su un piano dell’immagine va fuori fuoco e un’altro elemento su un’altro piano dell’immagine va a fuoco. Esso e’ spesso eseguito velocemente, in modo tale che la tecnica provi ad imitare un’occhiata fugace e coincisa che può essere usata per velocizzare il tempo o innalzare la suspense.
Come esempio vediamo una scena tratta dalla serie TV Inglese “Doctor Finlay”, 1993-1996. Possiamo benissimo notare il cambiamento di fuoco dal soggetto posto in background (signora) al soggetto in foreground (bambina) e viceversa nel cut successivo.